“Un provvedimento di legge, introdotto in dicembre ed in vigore nel luglio successivo... Sarebbe un po’ un assurdo tornare indietro... Sappiamo che ci sono dei problemi, stiamo cercando di affrontarli”.
Così il capo dell’Ufficio filatelico e numismatico vaticano, Pier Paolo Francini, sintetizza la strada che ha portato alla decisione di togliere la validità a tutti i francobolli emessi prima del 31 dicembre 2000 e oggi ancora in corso.
“L’ordinanza -aggiunge- è firmata dal cardinale Giovanni Lajolo”, che presiede il Governatorato. “In questi mesi ho ascoltato molto volentieri chi ha voluto dare un proprio contributo ed ho riferito per iscritto al cardinale presidente. Prima di prendere questo provvedimento, ci si è pensato e ripensato, ma si è giunti sempre alle medesime conclusioni. Mi auguro, comunque, che possa contribuire ad una migliore chiarezza anche nell’ambito postale; non credo che sia una questione psicologica, quantomeno non in misura tale da influenzare significativamente il collezionismo come pure le problematiche connesse al fenomeno del sottofacciale”.
“D’altro canto -prosegue- al singolo filatelista questo provvedimento non dovrebbe interessare; finora abbiamo ricevuto solo poche lamentele. L’appassionato non dovrebbe temere soverchiamente, mentre chi ha investito, acquisendo ampiamente sotto il facciale, ha accettato un rischio, che è intrinseco all’attività imprenditoriale. Numerose, invece, sono le osservazioni giunte da parte degli operatori del settore, che hanno idee con diverse sfumature”.
Nessuna scappatoia, dunque? “Si sta studiando -ammette- se esistano delle opportunità, in termini giuridici ed operativi, per l’eventuale permanenza di una obliterazione di tipo filatelico, cioè non utilizzabile ad uso postale ma solo collezionistico. Pare, però, che gli operatori del settore non siano particolarmente interessati”. In sostanza, anche dopo giugno, se questa deroga venisse introdotta, i francobolli nuovi potrebbero essere annullabili di favore. Un po’ poco...
E sulla petizione di Associazione filatelisti italiani professionisti, Borsa filatelica nazionale e Federazione fra le società filateliche italiane? “Non faccio nessun commento, anche perché non l’ho ancora ricevuta dai proponenti”.
Intanto, si lavora per la prima seduta della Consulta del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano per la filatelia e la numismatica, che potrebbe svolgersi durante l’ultima settimana di maggio.