Attendendo dal Vaticano i dati sullo sfortunato francobollo dedicato alla “Giornata mondiale della gioventù”, emerge un’altra curiosità; è relativa alla carta valore, regolarmente in corso dal 31 gennaio, dedicata alla morte di Benedetto XVI. A segnalare il problema è stato il sito francese “Benoît & moi”, che punta lo sguardo sulla scritta “papa emerito”, un’affermazione -vi si legge- “totalmente errata. Il titolo di papa emerito viene assegnato quando il pontefice è vivo, non quando è morto. Quando muore un vescovo in una diocesi, se poi se ne parla, non si continuerà a dire che era emerito, ma lo si ricorderà come vescovo di quella diocesi dal giorno X al giorno Y. Lo stesso vale per il pontefice emerito”. “Purtroppo è chiaro che la Repubblica italiana ha fatto meglio e ha dato al pontefice il titolo corretto di «papa» con gli anni del suo Pontificato”. Quindi Roma meglio di piazza San Pietro, ma lo specialista non conosce un dettaglio. Inizialmente anche il Bel Paese aveva previsto un dentello per il “papa emerito”, come si legge nel decreto firmato il 3 febbraio dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Poi il cambio in corsa, formalizzato in Consiglio dei ministri il 23 maggio, quando è stata approvata l’emissione di “francobolli commemorativi di papa Benedetto XVI”. Una regolarizzazione a posteriori, in quanto tale omaggio -perché in realtà è uno solo- già era uscito con la dizione corretta il giorno 16. Senza problemi pure le emissioni di Austria e Smom. Più tecnico è un altro rilievo, riguardante sempre il tributo vaticano. Sullo sfondo compare la Madonna ma, conoscendo gli atti e gli scritti del pontefice scomparso, secondo gli esperti sarebbe stato più adeguato porre Gesù.
Emerito o no?
25 Mag 2023 18:58 - VATICAN
Una volta morto, il papa non è più definibile con quell’aggettivo, è papa e basta: l’errore nel francobollo vaticano, la correzione in corsa per quello italiano