Nove maggio, “Festa dell’Europa” e giorno suggerito da PostEurop per emettere i francobolli appartenenti al popolare ed omonimo giro. Non a caso, l’Italia ha debuttato questa mattina, ma sono diversi i Paesi che hanno scelto tale periodo per mettere a disposizione pubblica i propri interventi. Senza volere (e potere) essere esaustivi, eccone una sintetica carrellata.
Il 5 maggio, ad esempio, si é mossa Cipro, che ha assoldato Costas Panayi; operando su foto d’epoca, ha celebrato la trottola (nominale da 34 eurocentesimi) e le biglie (64). Gibilterra è giunta contemporaneamente con sei esemplari. Sotto il nome di Stephen Perera, propongono il soldatino (taglio da 14 pence), la giostra (22), la trottola (64), l’orsacchiotto (70), lo yo-yo (80), il trenino (1,20 sterline). Solo il terzo ed il quarto soggetto, però, portano il logo dell’associazione continentale. Si è aggiunta la Slovacchia, che nel valore da 0,90 euro ha rappresentato un cavallo di legno a ruote (autrice del disegno: Marianna Žálec Varcholová), confezionato in fogli da otto o in libretti da sei, quest’ultima versione autoadesiva.
Il giorno successivo è toccato all’Estonia, che ha varato due interventi da 1,20 euro ciascuno. Dovuti a Riho Luuse, propongono ancora due equini in legno risalenti alla prima metà del XX secolo ed altrettanti pupazzetti in materia plastica del 1980. D’altro genere è la scelta compiuta dalla Repubblica Ceca, che nel suo 25,00 corone ha inserito, rappresentata da Pavel Sivko, una scatola da costruzioni in metallo della nazionale Merkur.
Croazia e Germania sono giunte il 7. Una, coinvolgendo Tomislav Vlainić, ha rammentato il “To tak” (quattordici pezzi di legno componibili fra loro, idea veicolata da Ante Jakić nel 1965) ed una bambola in porcellana, trasformati in valori da 4,60 e 7,60 kune. L’altra ha preferito un popolare… elefante a dondolo cavalcato da scimmietta, dovuto a Kitty Kahane e citato nel 62 eurocent.
Un’ulteriore bertuccia, questa a molla e con tamburo, è il soggetto arrivato, l’8, da Aland. Il balocco è stato fotografato da Kjell Söderlund e trasformato in dentello per il Vecchio continente, ora venduto ad 1,20 euro. C’è di più, dicono da Mariehamn. Allo stesso tempo costituisce un richiamo all’“Anno della scimmia”, che scoccherà il prossimo 8 febbraio. Un campione nazionale per la Finlandia: nei due esemplari autoadesivi di prima classe (1,10) compaiono gli intramontabili mumin ed altri personaggi di Tove Jansson che riportano agli anni Cinquanta; rappresentati da Klaus Welp, figurano anche sulle etichette per caratterizzare gli invii prioritari. Quanto al Portogallo, ha definito due francobolli da 0,72: accolgono un elicottero per piccolissimi ed una dispensa. Parallelo è quanto realizzato per Azzorre (carrozza e cucina) e Madera (lavabo e taxi). In tutti i frangenti è stato coinvolto Atelier design & etc, che ha elaborato una medesima confezione: il primo reperto è in fogli da dieci; ancora il primo ed il secondo sono insieme in foglietto, sui bordi dei quali campeggiano altri articoli.
La data odierna è stata scelta da Malta, intervenuta con due pezzature, da 0,59 e 2,19, che puntano ai giochi da esterni: la macchina ed il cerchio. Ai disegni ha pensato Joe Mark Micallef.
Finito? No di certo, poiché altri Paesi si aggiungeranno. Monaco, ad esempio, si è prenotata per l’11 con un 95 cent: Alain Giampaoli ha messo in pagina un tripudio di intrattenimenti, dall’autopompa dei pompieri all’orsacchiotto, dalla bambola all’aquilone, e senza trascurare cavallo a dondolo, macchinina e trottola. Basteranno?