“Ritardi e disparità di trattamento nell’ambito degli obblighi imposti agli operatori postali” che hanno ottenuto dal ministero allo Sviluppo economico la nuova licenza individuale speciale per la notificazione degli atti giudiziari e delle violazioni al Codice della strada. È quanto denuncia il primo operatore privato del settore, Nexive. Una normativa obiettivamente articolata, introdotta -per citare gli ultimi passaggi- dalla legge sulla concorrenza datata 4 agosto 2017, cui si è aggiunto il decreto attuativo del 19 luglio seguente. Sapendo che la legge di bilancio 2019, del 30 dicembre scorso, ha rivisto alcuni elementi, solo pochi giorni fa aggiornati da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Il problema specifico riguarda la preparazione degli addetti, per la quale Poste italiane è esonerata potendola proporre internamente. Sono necessari -lo prevedono le linee guida redatte dal dicastero della Giustizia il 12 marzo- una formazione della durata complessiva di quaranta ore e superare un esame finale, entrambi gli impegni di competenza degli uffici notificazioni, esecuzioni e protesti collegati alla Corte d’appello. I quali, finora, non hanno ricevuto le disposizioni formali: senza un incarico esplicito da parte del ministero, non si possono attivare. Bloccando quindi la concretizzazione di quanto previsto dalle normative.
Notifica atti: la liberalizzazione non parte ancora
31 Mag 2019 10:42 - NEWS FROM ITALY
Il problema -secondo quanto denunciato da Nexive- riguarda i corsi di formazione per gli addetti, previsti dal ministero della Giustizia