Quello della filatelia (notizia precedente) non è che uno degli impegni decisi da Poste italiane per i prossimi dodici mesi. Complessivamente i punti sono quindici (otto nuovi), l’ultimo dei quali, cioè avviare per il 2021 interventi al fine di ripristinare la memoria locale di Dante Alighieri, aggiunto solo oggi -a Roma durante la manifestazione “Sindaci d’Italia”- su sollecitazione del ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.
I restanti obiettivi rivolti ai piccoli paesi risultano: i programmi di educazione finanziaria e digitale, almeno due pos per struttura comunale in comodato d’uso gratuito (e senza commissioni per le carte di Poste), gli armadietti metallici destinati ai pacchi (cioè i puntopostedate) in tutti i centri senza ufficio postale o dove lo stesso è aperto a giorni alterni, servizi di informazione per i cittadini, una nuova flotta più attenta alle esigenze ambientali.
Probabilmente, l’aspetto più innovativo è dato dalle cassette postali definite “smart”. Entro il 2022, l’azienda ne installerà 11mila (ora le buche tradizionali sarebbero 45mila), metà di esse nei centri minori. Saranno in grado di verificare la presenza effettiva di corrispondenza, rileveranno dati ambientali (la temperatura, l’umidità, l’inquinamento) ed offriranno uno spazio digitale riservato ai Comuni, attraverso il quale essi potranno diffondere comunicazioni al pubblico.
Confermati, inoltre, sette dei capisaldi annunciati un anno fa: nessuna chiusura di uffici postali nei paesi (altro è il discorso per le città), l’installazione dei postamat, i servizi di tesoreria, i progetti immobiliari di solidarietà sociale, le telecamere per la sicurezza, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il rafforzamento delle prestazioni nelle sportellerie delle località turistiche (continua).