Una consultazione pubblica per definire gli standard di qualità relativi al servizio universale postale in materia di continuità e affidabilità dei servizi erogati negli uffici. A firmarla è l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, indiretta risposta alle diverse sanzioni comminate in argomento a Poste italiane. Sapendo -dice l’Agcom- che le aperture ritardate o le chiusure anticipate, “per problemi anche non preventivabili ma comunque risolvibili con misure di programmazione operativa e di efficiente organizzazione aziendale, generano un disservizio all’utenza”. Ed escludendo “solo i casi dovuti a forza maggiore, per esempio, al mancato ripristino della linea elettrica e delle linee di comunicazione necessarie al funzionamento dei sistemi telematici in dotazione”.
Ma questo è solo uno degli elementi da valutare. Un altro riguarda le code, il cui apparecchio che le regola dovrebbe essere “meglio implementato e gestito”, al fine di ottimizzare i tempi di attesa.
Ancora, ecco il capitolo dei reclami, con diverse lamentele per quelli presentati agli sportelli e mai arrivati ad una conclusione.
Non manca l’accessibilità da garantire alle persone affette da problemi motori, non vedenti o ipovedenti o con altre disabilità sensoriali.
In totale sono previste sette domande, cui gli interessati possono rispondere entro il 30 giugno.