La vignetta? Realizzata internamente all’Istituto poligrafico e zecca dello stato, riproduce in primo piano sulle penne rigate, uno tra i formati più noti della pasta di semola di grano duro, il logo dell’azienda alimentare che porta il nome di Francesco Divella, fondata centotrenta (ma è davvero una ricorrenza “tonda”?) anni fa. È il francobollo che gli interessati potranno avere dal 19 giugno.
Inserito nella serie di lungo corso “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, avrà tariffa “B”. Ovvero, contro 1,10 euro, potrà essere utile per spedire una cartolina o una lettera ordinaria di primo scaglione diretta in Italia. Dal punto di vista tecnico sarà autoadesivo, stampato in cinquecentomila esemplari con fogli da quarantacinque.
Occorre ricordare che il settore venne citato in passato almeno due volte: attraverso un 600 lire generico il 5 marzo 1994 (quando ancora si titubava nel promuovere marchi precisi) e attraverso il 95 centesimi per la De Cecco risalente al 18 novembre 2016.