Dieci anni fa l’ammainabandiera, l’ultimo, definitivo. E la restituzione di Hong Kong a Pechino, dopo 156 anni di dominio britannico.
Al silenzio -almeno per quello che se ne sa in questo momento- del Regno Unito, ora guidato da Gordon Brown- risponde oggi la congiunta, sottoscritta da Hong Kong e Cina Popolare. Cioè, dai protagonisti della teoria “un Paese, due sistemi”, voluta da Deng Xiaoping alla fine degli anni Ottanta. Per Margaret Thatcher la formula rappresentò la scappatoia con cui risolvere una questione sempre più complessa e indifendibile (l’atto di sottoscrizione finì anche su due cartoline distribuite nel 1984 da Pechino).
Al francobollo commemorativo della riunificazione, disponibile nella versione da 1,40 dollari per Hong Kong e da 1,20 yuan per la Cina, si aggiungono altre due cartevalori emesse da quest’ultima con tagli da 1,20 e 1,50 yuan. I quattro pezzi, che hanno tutti significato simbolico, sono anche raccolti in un unico foglietto.
Alla lista occorre aggiungere una ulteriore serie, realizzata solo nella ex colonia. Si tratta di sei esemplari dal costo complessivo di 16,1 dollari ed un foglietto dal valore di 30, destinati a sottolineare il primo decennio della regione amministrativa speciale.