L’impianto milanese di Roserio torna a far parlare di sé. Questa volta, però, non per i disservizi o, come un anno fa, per i camion che -secondo quanto affermato da un réportage televisivo e poi ripreso dalla Lega- avrebbero portato al macero le giacenze.
A prendere l’iniziativa, ad un anno esatto dall’assegnazione a Milano dell’“Expo 2015”, è stato questa mattina il presidente della Provincia, Filippo Penati, in visita all’area che ospiterà i padiglioni.
Il primo problema affrontato è il posizionamento del centro postale, che determina il continuo passaggio di tir proprio all’intersezione tra la Fiera di Rho-Pero e il sito espositivo. La sua permanenza nella sede attuale -ha dichiarato Filippo Penati- e il traffico che produce mal si conciliano con un evento che porterà milioni di persone su quella porzione di territorio, di fatto schiacciata tra la stessa Fiera e il carcere. Per questo la Provincia ha chiesto al Comune di Milano e ai sindaci che hanno promosso il Patto per il territorio del Nord Ovest Milano “di valutare con Poste italiane la possibilità di trasferire il centro” nell’area ex Alfa di Arese.
“Nei mesi scorsi -è la risposta della società- l’azienda ha avuto contatti con le amministrazioni interessate”. Già dai primi incontri, Poste italiane si è resa disponibile a liberare lo spazio e a spostare le attività di lavorazione e smistamento della corrispondenza in una zona diversa, “che dovrà naturalmente rispondere a caratteristiche infrastrutturali e logistiche quali ad esempio la vicinanza ai nodi autostradali”. I tempi necessari per il trasferimento “al momento non sono quantificabili, ma possiamo assicurare il massimo impegno” affinché, una volta definita l’ubicazione, il cambiamento avvenga in tempo utile per l’“Expo”.