Cambio di nome, rinnovamento dello statuto e maggiore apertura per Filapostel, adesso diventato Club philatélique postal international.
Fondato nel 1994, il sodalizio intendeva collegare i filatelisti che svolgessero la propria attività lavorativa nell’ambito di un operatore del settore postale o delle telecomunicazioni. Il nuovo orientamento scaturito dai lavori del quinto congresso è invece aprire le porte anche a quei collezionisti professionalmente presenti nel mondo della filatelia o del più generale comparto delle comunicazioni.
Oggi il sodalizio conta centocinquanta iscritti provenienti da undici diversi Paesi; gli italiani sono quattro: tre lavorano all’ex divisione filatelia di Poste italiane e il quarto è, fra l’altro, delegato federale.
Contestualmente è stato rinnovato il consiglio di amministrazione, che resterà in carica per tre anni. A guidare l’associazione è Jean-François Logette, esperto e responsabile del programma filatelico dell’Unione postale universale. Il gruppo di lavoro vede complessivamente la rappresentanza di nove Paesi, con soci provenienti da Belgio, Francia, Germania, Italia, Romania, Slovacchia, Svizzera, Tunisia ed Ungheria; quattro i vicepresidenti, fra i quali il consigliere per le politiche filateliche del ministro allo Sviluppo economico Nicola Burdiat, di recente nominato cavaliere dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Tra le attività, si è pensato di fornire ai soci una efficace informazione in merito alle nuove tecnologie ed alle tecniche innovative impiegate nella produzione delle cartevalori postali. Per questo saranno organizzati momenti di incontro nel corso delle esposizioni filateliche internazionali e verranno riprese le attività sociali, come progetto giovani e formazione. La quota associativa annua ammonta a 10,00 euro; i dettagli scrivendo alla mail philatelic_postal_club@yahoo.com.