Catanzaro - Sono cinque i dipendenti di Poste italiane denunciati a piede libero nell’ambito dell’operazione “Poste office”. Secondo le indagini compiute dal Nucleo investigativo centrale facente capo alla Polizia penitenziaria, manomettevano plichi e buste che avevano fra i destinatari anche i detenuti della casa circondariale cittadina. Un’attività illecita andata avanti per almeno due anni. Iniziate nel 2019 sotto la direzione della locale Procura, le indagini hanno preso origine da un primo filone di inchiesta legato a trafugamenti di denaro presente nelle lettere destinate ai reclusi. La fase investigativa, che si è avvalsa di osservazioni, pedinamenti, intercettazioni ambientali e localizzazione, successivamente si è estesa per accertare la presenza di eventuali altre fattispecie criminose a carico delle persone individuate. Sono venuti alla luce, così, episodi di peculato, truffa ai danni dello Stato e reiterati episodi di assenteismo dal servizio. A proposito, ma che fine ha fatto il progetto “Filatelia nelle carceri”?
A Catanzaro l’operazione “Post office”
01 Apr 2021 12:39 - NEWS FROM ITALY
Condotta dalla Polizia carceraria, ha permesso di individuare cinque dipendenti infedeli di Poste italiane. Sono stati denunciati a piede libero