La posta consegnata in ritardo oppure “persa” strada facendo: due degli aspetti che caratterizzano i disservizi postali, denunciati un po’ in tutta Italia negli ultimi mesi. Ma non sono gli unici. Gli inconvenienti possono risultare di genere differente. Come quello di limitare l’apertura degli sportelli, costringendo l’utenza a rivolgersi ad altre sedi più lontane.
Uno dei recenti episodi è stato registrato ad Isernia e riguarda il piccolo ufficio di corso Marcelli 16. In dicembre il sindaco, Gabriele Melogli (non in campagna elettorale), aveva chiesto al ministero allo Sviluppo economico e alla stessa società guidata da Massimo Sarmi di rivedere gli orari di apertura al pubblico, giudicati troppo ristretti: il martedì e il venerdì dalle 8 alle 13.30.
Solo ora si conosce la risposta di Poste. Dove, fra l’altro, si legge: “dagli accertamenti eseguiti è emerso che, con l’attuale orario... l’ufficio postale di Isernia «Centro storico» è in grado di rispondere in misura adeguata alla domanda di servizi”.
La società avrebbe garantito, tuttavia, di prestare, “attraverso monitoraggi”, la dovuta attenzione ai bisogni della clientela, “al fine di poter tempestivamente intervenire qualora situazioni od eventi richiedano un potenziamento” di quanto settimanalmente garantito.
Da qui l’invito del primo cittadino di segnalare direttamente alla spa “ogni eventuale necessità di incentivazione dei servizi forniti”. Sempre sperando che la lettera con la richiesta... arrivi a destinazione.