Inizialmente erano dieci, poi scesi a nove per problemi tecnici: sono gli alloggi di Poste italiane inseriti nel progetto “Autonomia abitativa donne vittime di violenza”. L’ultimo da segnalare si trova a Roma, che così si aggiunge agli appartamenti di Bologna, Brescia, Macerata, Messina, Napoli, Padova, Salerno e di una località del Piemonte -si trova tra Casale Monferrato (Alessandria) e Vercelli- non precisata per ragioni di sicurezza.
Per quel che concerne la capitale, l’interlocutore coinvolto si chiama Differenza donna. Immutato il resto: la casa, capace di accogliere quattro o cinque posti letto (dipende dalla presenza o meno di figli), resterà a disposizione in comodato d’uso gratuito per cinque anni ospitando signore che si trovano in condizione di particolare disagio economico. L’obiettivo è sostenerle e accompagnarle nel percorso di reinserimento sociale insieme alle operatrici dei centri antiviolenza.
“Dalla nostra esperienza -ha detto la presidente del sodalizio citato, Elisa Ercoli- sappiamo che per combattere la violenza maschile sono necessari interventi reali e concreti: una casa di semi autonomia può fare veramente la differenza per una efficace riconquista da parte delle donne della propria partecipazione nella società”.