Prende corpo la congiunta fra Italia, Vaticano e Smom per l’Aeronautica militare italiana nel centenario. La seconda realtà ha predisposto un foglietto da 2,40 euro che, unico titolo in arrivo da oltre Tevere, debutterà il 23 marzo, dunque contemporaneamente agli altri partner; conta su trentaseimilacinquecento esemplari. Curiosa, nella carta valore, l’assenza dell’aggettivo “italiana”: pare quasi che la struttura citata sia papale!
È un lungo volo quello iniziato il 28 marzo 1923 quando la Regia aeronautica, con il decreto 645, diventò autonoma. A essa vennero affidate tutte le forze aeree militari del Regno e delle Colonie già facenti capo all’Esercito e alla Marina. Nel 1946 assunse il nome attuale.
L’immagine del blocco proviene da una foto tratta dagli archivi melitensi: i velivoli che sorvolano la Città Eterna e piazza San Pietro sono trimotori Savoia-Marchetti “Sm82”. A seguito del Trattato di pace firmato a Parigi il 10 febbraio 1947, e in particolare eseguendo la clausola sugli armamenti che impose al Bel Paese una drastica riduzione di mezzi e personale, vennero reimmatricolati sotto le insegne dell’Ordine di Malta. In totale Roma cedette trentanove apparecchi che vennero impegnati in numerosi interventi di emergenza, tra i quali il terremoto di Agadir in Marocco del 1960, oltre che per voli umanitari e per il trasporto di ammalati ai pellegrinaggi presso i santuari mariani.
Il legame tra la festeggiata e il Vaticano si è rafforzato nel corso del tempo anche su un piano più strettamente operativo, grazie ai numerosi viaggi dei pontefici effettuati con il contributo dei mezzi resi disponibili dall’Arma azzurra (continua).