La società cui è stato riconosciuto il servizio universale (e che in base al decreto legislativo ora al vaglio delle Camere lo manterrà per almeno altri cinque anni) non soddisfa, neanche in Puglia. Dove a prendere l’iniziativa è stato il consigliere regionale Giovanni De Leonardis (Unione di centro). “Ancora una volta Poste italiane spa si sta distinguendo, a livello provinciale, per inefficienza e per sconcertante disinteresse per cittadini nati e residenti in territori evidentemente «svantaggiati», non si capisce in base a quale logica”.
Così il rappresentante stigmatizza “il mancato recapito negli ultimi giorni della corrispondenza in comuni come Bovino e Accadia, e i continui disservizi che si continuano a registrare nel Subappennino dauno e nei comuni del Basso Tavoliere. Una paralisi che non si può imputare unicamente all’inclemenza del clima, perché pioggia e neve -tra l’altro decisamente più abbondanti in gran parte del Paese in questo periodo- non fermano bollette, fatture, rate di mutui, documenti il cui mancato recapito produce una serie di ripercussioni e ulteriori disagi, anche economici, per cittadini evidentemente ritenuti di serie B rispetto ad altri”.
“Mi chiedo per quali ragioni non sia possibile incrementare il personale -aggiunge- anche con contratti a termine, e garantire finalmente un servizio di pubblica utilità all’altezza del 2011, evitando figuracce e il perdurare di situazioni scandalose e inaccettabili. Sollecito nuovamente e vivamente il management provinciale di Poste italiane spa a intervenire, per riavvicinare il Subappennino dauno al resto del mondo, almeno a livello di comunicazione cartacea, e per rendere giustizia a una comunità fin troppo penalizzata”.