Pure la Regione Basilicata interviene contro Poste italiane. A prendere carta e penna è il suo presidente, Vito De Filippo, per opporsi –precisa una nota dell’Agr- a politiche aziendali le cui conseguenze gravano sugli utenti, soprattutto su quelli con difficoltà nello spostarsi.
Il governatore chiede “una soluzione definitiva, duratura e soddisfacente per la popolazione”, riferendosi “alla chiusura totale o parziale di uffici postali, alle riduzioni di orario durante il periodo estivo in alcune frazioni di comuni, all’accorpamento di sportelli -talvolta distanti fra loro molti chilometri- ed alla più generale riorganizzazione di Poste italiane sul territorio regionale, posta in essere al fine -ritengo- di conseguire una migliore e più redditizia gestione economica”.
Questo obiettivo, tuttavia, non deve essere perseguito “a danno delle fasce sociali più deboli: mi riferisco, ad esempio, agli anziani ed ai portatori di handicap, i quali per il disbrigo dei propri interessi sono tenuti a sopportare spostamenti che, a causa della morfologia del nostro territorio e delle carenze infrastrutturali, diventano spesso estremamente problematici, oltre che dispendiosi”.
Tra le comunità locali che recentemente hanno reclamato, originando l’intervento dell’amministratore, figurano Maratea e Scalera (frazione di Filiano).