Il tavolo di concertazione fra le varie parti interessate? È una delle opzioni suggerite nell’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale della Liguria. E questo “al fine di garantire il mantenimento del servizio degli uffici postali” situati nei piccoli comuni ed ora a rischio chiusura poiché considerati diseconomici.
Anche a Genova, dunque, la razionalizzazione di Poste italiane preoccupa. Tanto da metterla nero su bianco attraverso il documento formalmente destinato al presidente della Giunta e all’assessore competente.
Sapendo che le realtà private dagli sportelli sono centri minuti, con una popolazione anziana e situati, per la maggior parte, in valli dell’entroterra, “quindi con una viabilità limitata e difficoltosa, specialmente nei periodi invernali, senza banche, dove l’unico servizio finanziario viene gestito ed attuato dagli uffici postali operanti ed aperti a giorni alterni”.