In bianco e nero, nella tipica grafica dell’epoca, il codice di avviamento postale formulava attraverso un filmato gli auguri per le feste. Sciorinando zampognari, alberi sotto la neve, il pupazzo, bimbi in coro, Santa Claus con il sacco, pacchi dono, l’apertura della bottiglia di spumante, il brindisi, la campana che suona, una sequenza di francobolli anche stranieri, annulli, timbri, plichi. E poi il portalettere, disperato nel momento in cui i mittenti non indicano il cap sugli invii. Da qui il vero obiettivo del video, evidenziato alla conclusione: “Scrivete il numero di codice”. Ricordando -dice la voce fuori campo- che durante il periodo di fine anno vengono trattati quasi 40 milioni di corrispondenze. Riscoperto dall’Archivio storico di Poste italiane, il reperto appare risalire al 1967, ma è più probabile che sia della stagione successiva. Di certo, è stato manipolato all’epoca, in quanto contempla qualche fotomontaggio: ad un certo punto si vedono il 150 lire espresso fluorescente emesso l’11 marzo 1968 ma obliterato l’8 agosto 1965 nonché il 25 lire del 25 gennaio 1968, realizzato proprio per far conoscere la sequenza numerica, reso inservibile il 10 marzo 1967.
Auguri sì, però “taroccati”
20 Dic 2017 00:50 - NEWS FROM ITALY
Nell’ambito della campagna per indurre il pubblico ad usare il codice di avviamento postale, venne realizzato pure un filmato per le feste di fine anno. Ma…