Anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ed il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, oggi hanno presenziato alla cerimonia, svoltasi nella capitale presso l’auditorium “Parco della musica”, dedicata al secolo e mezzo raggiunto dall’Associazione italiana editori. Peccato per il francobollo, davvero triste. Offre il logo del giro di boa, il simbolo della struttura celebrata e le due bandierine, nazionale ed europea.
Troppo poco per una realtà capace di riunire -annota nel bollettino illustrativo il presidente, Ricardo Franco Levi- “gli editori italiani e stranieri attivi in Italia che pubblicano libri, riviste scientifiche, prodotti e contenuti dell’editoria digitale”. Fondata il 17 ottobre 1869 come sodalizio del settore librario, dopo un lungo percorso, nel 1946, si è costituita sotto al nome attuale. Tra i settori in cui è impegnata, “la proiezione verso l’estero, la formazione professionale e l’organizzazione di grandi eventi”. Ora “guarda al futuro con la consapevolezza di rappresentare un settore che, grazie alla ricchezza e alla qualità delle proposte… ha dato e continuerà a dare un contributo essenziale nel garantire lo sviluppo dell’intero Paese”.
Per ciò che concerne i dati tecnici del dentello, è stampato in ottocentomila unità autoadesive, allestite in fogli da quarantacinque. È un “B”: al costo attuale di 1,10 euro, consente di spedire una cartolina o una lettera ordinaria di primo porto nello Stivale. L’annullo del primo giorno è appoggiato al Roma Vr, situato in piazza San Silvestro 19.