La Confederazione italiana della piccola e media industria privata ha settantacinque anni e oggi un francobollo con annullo al Roma Vr di piazza San Silvestro 19 cita il giro di boa. È un “B”; ciò vuol dire che costa 1,20 euro e dà la possibilità di spedire una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi all’interno dello Stivale. Appartenente alla serie “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, risulta stampato in trecentomilaquindici esemplari autoadesivi ordinati in fogli da quarantacinque. Nella vignetta compare il mero logo, personalizzato in occasione della ricorrenza.

Confapi -spiega nel bollettino il presidente emerito, Maurizio Casasco- “rappresenta dal 1947 il lavoro straordinario e vitale delle piccole e medie industrie private italiane che costituiscono l’ossatura portante del nostro sistema produttivo… Non solo un modello industriale adottato anche in altri Paesi, ma una vera e propria funzione di aggregazione sociale nonché un formidabile motore di sviluppo nei territori”. Il marchio rappresenta la sintesi di un ampio sistema: più di 116mila imprese con oltre 1,2 milioni di addetti che applicano i 13 contratti nazionali di settore, 63 sedi territoriali e distrettuali, 13 unioni nazionali di categoria e 1 associazione cui si aggiungono 2 gruppi di interesse. Inoltre ha costituito, insieme a Cgil, Cisl, Uil e Federmanager, 13 enti bilaterali che offrono prestazioni per il benessere a sostegno delle aziende, dei lavoratori e dei dirigenti.