“Sbagliato” dall’Italia, uscita il 16 aprile 2008 -quindi troppo in anticipo- con un francobollo da 60 centesimi (però, il 12 giugno scorso, la Missioni estere cappuccini onlus ha rimediato richiedendo un annullo impiegato a Milano), l’esatto anniversario della “Regola” francescana verrà ricordato all’ombra del “Cupolone” con un 65 centesimi, appartenente al gruppo di emissioni annunciato per il 15 novembre.
È prodotto in fogli da dieci pezzi e tirato per 400mila esemplari. L’immagine proviene da un dipinto di Giunta Pisano, conservato nella pinacoteca dei Musei vaticani ed eseguito intorno al 1230.
Dopo aver lasciato la sua vita agiata -ricordano dall’Ufficio filatelico e numismatico- “nel 1207 Francesco raccolse intorno a sé dodici compagni che fin dall’inizio osservarono e contribuirono a divulgare gli insegnamenti: obbedienza, povertà e castità”. Sono i capisaldi della “Regola”, che “racchiude l’insieme dei suoi insegnamenti e delle sue norme di convivenza”. Fu sottoposta per l’approvazione a Innocenzo III, così da poterla predicare e diffondere. Tra il 1209 e il 1210 il papa “accordò ai francescani la possibilità di vivere in modo radicale la povertà evangelica”. La versione definitiva del documento fu completata dal futuro santo alla Porziuncola e convalidata da Onorio III con la bolla “Solet annuere” il 29 novembre 1223.