Non solo Trento, dove si sta lavorando al cyber security innovation lab. Poste italiane -pensando alla sicurezza- guarda anche al Sud, in particolare a Cosenza. Dove avrà sede il primo distretto tecnologico di cyber security della società. Il progetto, finanziato dal programma operativo nazionale “Ricerca e competitività 2007-2013”, è stato illustrato al sindaco Mario Occhiuto ed all’assessore all’innovazione Geppino de Rose dal direttore della struttura difesa aziendale e dal responsabile della tutela aziendale e sicurezza delle informazioni, nell’ordine Stefano Grassi e Rocco Mammoliti.
La struttura sarà accolta nello storico edificio collocato in piazza Crispi snc (vi ha sede il Cosenza 3), destinatario di un consistente intervento di riqualificazione funzionale. Un intero piano sarà occupato da laboratori di ricerca, sviluppo e formazione complementari. Negli altri spazi troveranno ospitalità l’auditorium ed un museo specializzati. Oltre, beninteso, all’ufficio postale tradizionale, che -combinazione- rimarrà chiuso da domani al 28 compreso per una messa in sicurezza.
L’intenzione -spiegano dal Comune, che del progetto è partner- è di creare una “teknocity” all’avanguardia, “progettata per cogliere i segnali delle nuove culture digitali, individuare e comunicare le ricerche più avanzate e fare da ponte tra lo sviluppo tecnologico e l’impatto che quest’ultimo ha nella vita sociale”. Si rafforza, così, il ruolo di città portale e delle prestazioni. “Quel ruolo di leadership che storicamente le appartiene, ora si estende in tutti i settori nei quali si manifesta la qualità territoriale ed urbana: la valorizzazione del suo patrimonio artistico-architettonico; la capacità di favorire il rafforzamento della ricerca e dell’innovazione che va di pari passo con le dotazioni tecnologiche; la qualità delle strutture di servizio alle persone e alle attività produttive; non ultima, la capacità di richiamo turistico e culturale”.
Definite “importanti” le ricadute occupazionali attese. Cui vanno aggiunti i vantaggi per le imprese locali, grazie alla presenza di incubatori per una loro partenza innovativa.