Anche la legge finanziaria, pubblicata ieri nel supplemento 211 della “Gazzetta ufficiale”, aggiorna i rapporti con la società presieduta da Vittorio Mincato.
Fra le centinaia di commi dell’articolo unico che stabilisce “disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, il 96° assicura ulteriori introiti alla azienda, quantificabili in 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2006, 2007 e 2008. Questo “in relazione agli obblighi del servizio pubblico universale per i recapiti postali”, riferendosi al contratto di programma 2003-2005.
È anche vero che il comma 31 prevede una convenzione per determinare i parametri di mercato e le modalità di calcolo del tasso “da corrispondere a decorrere dal 1° gennaio 2005 sulle giacenze dei conti correnti in essere presso la tesoreria dello Stato sui quali affluisce la raccolta effettuata tramite conto corrente postale, in modo da consentire una riduzione di almeno 150 milioni d’euro rispetto agli interessi a tale titolo dovuti a Poste italiane spa dall'anno 2005”.
Via libera, poi, nel semplificare ulteriormente le procedure amministrative con la pubblica amministrazione. Il concessionario del servizio postale universale -ed è il comma 51- “ha facoltà di dematerializzare, nel rispetto delle vigenti regole tecniche, anche i documenti cartacei attestanti i pagamenti in conto corrente”.