Grandi manovre sul fronte dell’attuale comparto postale redditizio, quello dei pacchi generati dall’e-commerce. E, non a caso, chi si muove è uno dei giganti del settore, Amazon.
Negli Stati Uniti, dove Usps solo recentemente ha ottenuto di eliminare le consegne della corrispondenza al sabato, è riuscito a concordare con lo stesso operatore il recapito di domenica! La prima fase coinvolge le aree metropolitane di Los Angeles e New York, ma le mire del colosso sono ben più ampie: nel 2014 verranno coperte, come minimo, Dallas, Houston, New Orleans e Phoenix.
Colosso che ha agito pure sotto le Alpi, siglando un accordo con Poste italiane. La fase applicativa deve essere avviata in questi giorni, sviluppandosi fino a febbraio, quindi a cavallo dello strategico periodo natalizio. Si prevedono -ritirati presso la sede di Piacenza della multinazionale e smistati dalla Sda di Bologna- flussi da 800mila colli al mese, con picchi che potrebbero raggiungere i 50mila oggetti giornalieri. Poi, il portalettere -quindi Poste, non Sda- li porterà ai destinatari.
Tra gli aspetti tecnici, un peso massimo fissato a tre chili (esattamente come si sta facendo per il progetto di integrazione logistica), le dimensioni contenute in 50x28x20 centimetri, la tempistica ristretta, secondo le regioni, entro i quattro o i cinque giorni successivi a quello di inoltro, nessun servizio accessorio, la tracciabilità, un solo passaggio al domicilio ed una settimana di eventuale giacenza, la gestione dei resi, la codificazione dedicata.
L’opportunità di svolgere il servizio per un’azienda così importante e visibile, anche se per una durata di tempo limitata, “rappresenta un’occasione di sviluppo e consolidamento”, ammettono alla società guidata da Massimo Sarmi. È “fondamentale da cogliere, sfruttando le competenze e le infrastrutture della rete”.