Lettere apostoliche (ventiquattro pezzi tra bolle e missive risalenti al periodo 1628-1882, stima 2.500-3.500 euro), di Napoleone (al fratello Giuseppe Bonaparte, 3.400-3.600), del giornalista e scrittore Dino Buzzati (ventisei pezzi tra epistole e biglietti, dieci disegni incorniciati ed i restanti a fogli sciolti, venticinque cartoline ed altro ancora, 4.000-5.000), del cardinale Eugenio Pacelli poi Pio XII (quattro testimonianze dattiloscritte e risalenti al 1914, al 1936 e al 1937, 200-300). Sono alcuni dei lotti con corrispondenze proposti oggi a Roma da Bloomsbury. Forse, però, l’insieme più significativo riguarda Gabriele D’Annunzio. Immesso sul mercato è il carteggio tra il “Vate” e Alessandra di Rudinì, vedova di Marcello Carlotti e figlia di Antonio Starabba marchese di Rudinì, più volte presidente del Consiglio. “Una donna -così venne definita dal poeta- discesa dal cielo per mostrare un miracolo alla terra”. Il lotto comprende 147 lettere (quelle datate vanno dal 1903 al 1907), sette telegrammi, due cartoline postali ed una foto. L’insieme è stato valutato tra i 60 e i 70mila euro. La sessione riguarda 684 voci, tra autografi, libri e stampe. La prima categoria, organizzata in cinquantotto proposte, si basa spesso su corrispondenze, e fra gli altri personaggi citati si riscontrano Curzio Malaparte, Giovanni Battista Montini, Pietro Nenni, Tazio Nuvolari, Silvio Pellico, Giacomo Puccini, Giulio Ricordi e Vittorio Emanuele III. A proposito di aste, domenica si è chiusa la vendita organizzata da David Feldman a Ginevra. Nel contesto si è fatta notare la collezione di Belgio realizzata dal campione di scacchi Anatoly Karpov, dettagliata a tre milioni di euro.
Dietro agli autografi, vi sono le lettere
14 Dic 2011 11:22 - NEWS FROM ITALY
Tra le corrispondenze messe oggi all’incanto a Roma, un corpus di 147 missive scambiate tra Gabriele D’Annunzio e Alessandra di Rudinì. Venduta la collezione dello scacchista Karpov