Secondo l’organizzazione European women on boards, Poste italiane è tra le realtà del continente comprese nel listino azionario Stoxx Europe 600 che -spiegano dalla sede dell’operatore- “vantano un punteggio più elevato dell’indice di diversità di genere”. Il riconoscimento, da “Vaccari news” segnalato oggi pensando alla “Giornata internazionale della donna” in programma l’8 marzo, colloca il gruppo presieduto da Maria Bianca Farina al novantottesimo posto su seicento.
Numeri alla mano, l’indicatore, che può variare tra 0 e 1, collegato alla società ha un valore di 0,69, superando la media complessiva ferma a 0,53. Il marchio conta una presenza femminile del 44% nel consiglio di amministrazione, del 34% in posizione direttiva e del 22% nelle funzioni esecutive.
La ricerca evidenzia come in Europa la presidenza dei gruppi sia affidata alle donne solamente nel 7% dei casi e conferma, in Poste italiane, il peso e il ruolo assunto dalle signore a tutti i livelli. Peso e ruolo testimoniati da una presenza pari al 55% della forza lavoro totale (69mila persone) e dal fatto che il 59% degli oltre 12.800 uffici postali sia affidato a una direttrice.
Qualche settimana fa l’azienda è entrata nel Bloomberg gender-equality index 2020, un altro strumento di valutazione utile per gli investitori. Nello specifico misura gli esiti interni riguardanti l’uguaglianza di genere e la rendicontazione trasparente dei dati e delle informazioni attinenti ad essa (fine).