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editor Fabio Bonacina

27884 news from 8/3/2003

Oggi anche l’emissione per la Pinacoteca di Brera. Il francobollo, in realtà, non punta alle opere conservate ma a due storici direttori: Ettore Modigliani e Fernanda Wittgens

Con l’annullo: il responsabile di filatelia Fabio Gregori e il direttore della Pinacoteca James Bradburne
Con l’annullo: il responsabile di filatelia Fabio Gregori e il direttore della Pinacoteca James Bradburne

Non capita tutti i giorni di assistere al debutto di un francobollo con l’artefice. È accaduto questa mattina a Milano con il dentello per la Pinacoteca di Brera, emesso nell’inutile (nel senso che il dettaglio si poteva omettere) duecentodecimo anniversario dalla fondazione, previsto per il 15 agosto. “È un luogo importante, presentato dai miei genitori quando ero piccola”, ha detto Rita Fantini, dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato. Il calcografico “ha caratteristiche particolari, siamo rimasti in pochi a farlo”.

È una persona -ha detto il responsabile per la filatelia di Poste italiane, Fabio Gregori- “per la quale nutro ammirazione perché ogni francobollo è un’opera d’arte”, poi utilizzata dallo Stato per narrare qualcosa; è un filo conduttore eccezionale tra passato e presente. “Non è solo una narrazione di ciò che è stato”. Interessanti pure due dati che ha aggiunto: ogni anno sono venduti oltre cento milioni di esemplari e il 2019 arriverà “a circa ottanta emissioni” (ora nella lista di “Vaccari news” risultano sessantaquattro titoli per ipotizzate novantaquattro cartevalori).

Per il territorio ha presenziato il direttore della filiale Milano 1, Giuseppe Barreca, che ha portato il messaggio sottoscritto dal titolare della macro area, Giovanni Accusani. “Questo è il luogo delle emozioni, delle sensazioni. Un grandissimo passo in avanti con questo francobollo, grazie al direttore, James Bradburne”. Detti tesori devono essere valorizzati, citando poi i folder, come quello dedicato al Bramante, illustrato il 21 settembre scorso. Anche perché “Brera accoglie alcuni dei massimi esempi di opere d’arte, note a livello mondiale”.

Infine, ecco il “padrone di casa”, che si è definito “molto commosso. L’emissione sta completando un lavoro di quasi quattro anni; abbiamo ripristinato le trentotto sale ed abbiamo avviato il recupero della memoria di Brera. Oggi presentiamo un francobollo per due direttori molto importanti”. Ricordando che “il museo è il luogo dove troviamo tutti i valori della nostra civiltà”.

L’esemplare, appartenente alla serie “Le eccellenze del sapere”, è relativo alla tariffa “B”; in altre parole, serve per gli invii ordinari nazionali fino a venti grammi e costa 1,10 euro. Risulta autoadesivo, organizzato in seicentomila unità suddivise in fogli da ventotto. In luogo delle opere conservate, per la vignetta si è scelto di privilegiare appunto due responsabili: Ettore Modigliani e Fernanda Wittgens, rappresentati nel cortile con in mezzo la statua di Napoleone. Il primo fu al vertice dal 1908 al 1935, poi epurato a causa delle leggi razziali (era ebreo). Durante il 1928 conobbe la seconda, nell’incarico dal 1940 al 1957: “qualcuno al suo stesso livello”, annota ancora James Bradburne ma nel bollettino illustrativo; lei finì anche in prigione poiché aiutò i perseguitati ad espatriare. “Per comprendere fino in fondo la loro vicenda umana e professionale, il capitolo più significativo è probabilmente rappresentato dal classico di storia dell’arte «Il mentore», scritto da Modigliani in esilio e pubblicato sotto il nome della Wittgens”.

L’annullo per le fdc è disponibile presso l’ufficio postale Milano 24 (si trova in corso Venezia 42) e stamattina presso la stessa Pinacoteca.

Lo scorcio del cortile con la statua di Napoleone ripreso dal francobollo; in quest’ultimo si aggiungono i due direttori: Ettore Modigliani (a destra) e Fernanda Wittgens
Lo scorcio del cortile con la statua di Napoleone ripreso dal francobollo; in quest’ultimo si aggiungono i due direttori: Ettore Modigliani (a destra) e Fernanda Wittgens



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