All’annullo impiegato dall’Italia il 15 marzo si aggiungeranno i due francobolli vaticani. Questi ultimi ricordano, a quattro secoli dalla canonizzazione (avvenuta però nel 1608), santa Francesca Romana, nobile nata nel 1384 e morta nel 1440 che si distinse per la fede e la generosità, fino ad organizzare una congregazione oggi intitolata alle oblate di santa Francesca Romana.
Da 0,85 e 1,00 euro, gli esemplari si ispirano ad una serie di affreschi del XV secolo, dovuti ad Antoniazzo Romano e conservati nel monastero delle stesse religiose in Tor de’ Specchi a Roma. Le immagini rappresentano, come si sapeva, due episodi biografici: la “Guarigione di un povero con il braccio ferito” e “Il miracolo dell’uva”.
“Il nostro monastero -è la precisazione che giunge dalla comunità religiosa- fonde contemplazione e azione: le attese della giovane Francesca di dedicarsi totalmente a Dio si armonizzano con la carità che, la matura Francesca, prodigò ai fratelli poveri e ai malati nel corpo e nello spirito. Attraverso gli uffici di Marta e Maria, infatti, le oblate prestano servizio ai fratelli, possono soccorrerli nelle loro necessità e cooperano al perfezionamento dell’opera divina della creazione”.
Le cartevalori sono tirate in 200mila copie e confezionate in fogli da dieci. Usciranno, è confermato, il 20 maggio insieme alle altre due emissioni: quella culturale per la “Giornata mondiale del libro e del copyright”, il centenario del Pontificio istituto biblico e il 75° Congresso ed assemblea generale dell’International federation of library associations and institutions (nominali da 0,60, 0,85 e 1,40 euro) nonché la PostEurop (60 e 65 centesimi).