Sarà ben difficile, con il programma 2024, indurre qualcuno a collezionare francobolli d’Italia. Già ora sono sessantanove emissioni, diverse delle quali a “colpi” di quattro-cinque esemplari. E mancano voci consolidate come PostEurop, squadra vincitrice dello scudetto, Natale.
Anche se si fa notare lo sforzo per celebrare anniversari tondi e scegliere argomenti nuovi, dalle serie televisive allo psichiatra Franco Basaglia, dai Campionati mondiali di kendo all’imprenditore Libero Grassi, dal Postcrossing all’apicoltura, dalle ferrovie (qualche dubbio resta su soggetti come la stazione ferroviaria di Sestri Levante nel centenario dell’inaugurazione) alle località bilingue.
Diverse le ripetizioni rispetto al passato (come l’attrice Eleonora Duse, lo scienziato Guglielmo Marconi, l’Associazione nazionale bersaglieri, la nave “Amerigo Vespucci”, il Corpo della guardia di finanza, il Museo egizio di Torino, il compositore Giacomo Puccini, la Torre di Pisa) e addirittura un recupero: il cestista Kobe Bryant, già tolto dalla lista del 2021.
Da… preoccuparsi è il titolo che viene definito “edizione speciale”; riguarda le cartevalori postali. Tre le congiunte: due con il Vaticano (Accordi di villa Madama e Fondazione Venezia per la ricerca della pace) e una con la Slovenia (la caduta del “Muro” di Gorizia).
L’elenco -annota la sottosegretaria Fausta Bergamotto- “si dipana lungo un sentiero storico-culturale che unisce l’Italia in tutta la sua bellezza, da Nord a Sud”.
A proposito del calendario 2023, i Bronzi di Riace (Reggio Calabria) sono stati rimodulati un’altra volta, ora passati dal 12 al 15 dicembre.