“Una vera e propria chicca da scoprire”, poiché “testimonianza della nostra storia economica e sociale”. È quanto ha detto l’assessore regionale alla cultura del Friuli-Venezia Giulia, Gianni Torrenti, recandosi ieri in visita al Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa di Trieste. Ad accompagnarlo tra reperti d’epoca, francobolli, buste e bacheche, la curatrice Chiara Simon ed il responsabile alla comunicazione territoriale di Poste Maurizio Lozei. L’obiettivo dichiarato è valutare, soprattutto in vista del ventennale dall’inaugurazione (scoccherà il 27 novembre), forme di sviluppo e valorizzazione che coinvolgano più istituzioni per questa realtà che -viene spiegato- allo scopo di incrementarne la notorietà ed il pubblico “necessita di azioni congiunte di promozione e comunicazione”. Ospitato nel palazzo delle Poste di piazza Vittorio Veneto, conserva e presenta testimonianze della cultura materiale legata al servizio, comprendendo anche delle rarità per il loro valore storico, come un “rastrello” per la disinfezione delle lettere. Al centro delle sale espositive, la struttura ottagonale accoglie la ricostruzione di un ufficio postale di fine Ottocento. “Soprattutto apprezzabile è la finalità didattica”, ha commentato l’ospite. “Con un linguaggio accessibile e immediato si è puntato sui contenuti e sulla valorizzazione dell’evoluzione tecnologica che ci ha fatto approdare all’epoca degli smartphone passando dal telegrafo al telefono fisso a rotella, a quello senza fili”.
Il Museo della Mitteleuropa verso i vent’anni
23 Mar 2017 10:57 - NEWS FROM ITALY
La struttura di Trieste è stata visitata ieri dall’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti. L’obiettivo è valutare forme di sviluppo e valorizzazione