Un collezionista a 360 gradi, che si è occupato di Italia, ma anche di molti altri capitoli, dall’iperinflazione ungherese del secondo dopoguerra al servizio postale nel Nord Africa alla posta militare. È scomparso questa mattina, dopo una serie di problemi di salute, Benito Carobene; era nato il 26 dicembre 1936.
Quello che lascia al settore è molto di più delle sue raccolte: già insegnante e poi giornalista professionista, ha prestato la penna e la competenza per centinaia di articoli, specialistici ma mai complicati, perché la sua abilità era di presentare gli aspetti tecnici, soprattutto quelli economici, in modo semplice e comprensibile. Non a caso, per lungo tempo ha divulgato il mondo della posta e della filatelia anche sul quotidiano “Il sole 24 ore” e ha collaborato con numerosi periodici, fra cui “Cronaca filatelica”, “Il collezionista”, “Qui filatelia”, “The postal gazette”.
Nella trilogia di storia postale dell’Unificato ha seguito in particolare il servizio corrispondenze, ossia il secondo ed il terzo volume, ma studi sulle tariffe sono stati pubblicati pure dall’Associazione italiana collezionisti posta militare.
Per un certo periodo è stato membro della Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia; quattro anni fa è entrato nell’“Albo d’oro” della filatelia italiana e nel 2009 a Mantova ha ricevuto il premio intitolato ad Albino Bazzi. Era consigliere della stessa Aicpm, membro dell’Accademia italiana di filatelia e storia postale, presidente del collegio dei probiviri in seno all’Unione stampa filatelica italiana.
I funerali si celebreranno domattina alle ore 9 a Milano, presso la chiesa di Santa Maria alla Fontana con ingresso da via Boltraffio 21.