Lentamente, ma inesorabilmente, il progetto “Ecco fatto!” sta sviluppandosi. E la Toscana dei luoghi anche più isolati ritrova dei presìdi pubblici che possano fungere pure da ufficio postale (perlomeno per i supporti base), così da gestire le conseguenze provocate con la razionalizzazione introdotta dalla società incaricata del servizio pubblico.
Alle dieci sedi aperte in maggio, questo mese se ne sono aggiunte altre trentacinque, quindi con qualche settimana di ritardo rispetto agli annunci. Si trovano a Bagni di Lucca, Borgo San Lorenzo, Bucine, Capannori, Carmignano, Carrara, Castagneto Carducci, Castel del Piano, Castelnuovo Berardenga, Castiglion d’Orcia, Chiusdino, Cinigiano, Colle Val d’Elsa, Collesalvetti, Cortona, Cutigliano, Fivizzano, Greve in Chianti, Marliana, Massa e Cozzile, Massa Marittima, Massa, Minucciano, Monsummano, Montale, Montecatini, Pelago, Pescia, Piteglio, Rignano sull’Arno, Rosignano Marittimo, Sambuca Pistoiese, San Casciano Bagni, Seravezza e Sorano.
“La Toscana è anche questo, siete anche voi. L’immagine che ci caratterizza non è solo quella, un po’ stucchevole, di colline e cipressi ma anche quella di gente che ha nel cuore creatività e solidarietà, che accoglie la sfida per costruire qualcosa di grande, qualcosa che fa crescere ma permette anche di dare agli altri”. Con queste parole il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha salutato i settanta giovani del Servizio civile regionale da pochi giorni impegnati nel progetto cui sta collaborando l’Unione nazionale comuni comunità enti montani.
“Certo -ha proseguito Rossi- non è un lavoro, non può essere una soluzione, ma è comunque un'esperienza positiva di formazione, che aiuta i giovani a entrare in contatto con il mondo e, nello stesso tempo, li porta a conquistare un minimo di autonomia, portandoli a fare qualcosa di utile per la comunità. È una scommessa sulla quale la Regione ha puntato molto, anche in termini di risorse e che vogliamo rafforzare ancora”.
Servono “serietà, riservatezza, disponibilità. Credeteci, questa è un’opportunità”, ha aggiunto il presidente locale di Uncem, Oreste Giurlani, ai ragazzi. Coloro che hanno svolto la loro esperienza nei primi dieci comuni sperimentali “hanno risposto in modo entusiastico”. Ora, con l’attivazione della carta sanitaria, si entra nella seconda fase. Significativo un elemento: sono giunte seicento domande per partecipare, contro una disponibilità, come scritto, per settanta posti.
L’attenzione, ormai, si è spostata sulla prossima tranche: altri quattordici punti dovrebbero aggiungersi in dicembre. Cui si assommano i dieci partiti all’inizio, che ora devono essere rinnovati nella composizione. Sono: Abbadia San Salvadore, Arcidosso, Bagnone, Bibbiena, Campo nell’Elba, Capoliveri, Cavriglia, Fabbriche di Vallico, Firenzuola, Manciano, Marciana, Massa, Montemignaio, Monterotondo Marittimo, Palaia, Pian di Scò, Pienza, Pomarance, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio nell’Elba, Sestino, Trequanda e Vernio.