La promozione dell’arte e degli artisti passa anche dalle cartoline? Non è una sorpresa: basta ricordare i tanti nomi del passato, da Gino Boccasile ad Achille Luciano Mauzan per citare due specialisti le cui opere da affiggere al muro sono transitate, ovviamente in scala ridotta, nei canali postali.
Ma la Fondazione Cariverona ha voluto fare di più: è il progetto, segnalato a “Vaccari news” dalla lettrice Giulia Nicoli, “C-art-off-line”. Un nome non immediato ma, se letto in inglese come “see art off line”, intende significare “guarda e vivi l’arte dal vero”.
È una simbolica “battaglia” -viene spiegato dalla sede- “per distoglierci dall’invasione di contenuti digitali che ci stanno assalendo”. Da qui l’idea di ricorrere alla cartolina, “un oggetto poco ingombrante ma di «valore» che sa farsi ascoltare”, “esperienziale e gestuale come molte delle migliori manifestazioni dell’arte contemporanea”.
Mensilmente fino a dicembre, cinque artisti delle province di Ancona, Belluno, Mantova, Verona e Vicenza (ovvero delle aree in cui la struttura promotrice è operativa), selezionati dal curatore Mirko Rizzi, condenseranno il loro lavoro in un’immagine, “accompagnandoci nel mondo del contemporaneo attraverso un percorso narrativo alla scoperta di nuovi linguaggi, immagini evocative del nostro tempo”. Esse, trasformate in cartoline, verranno spedite su richiesta agli interessati.