Con congruo e lodevole anticipo, i dati delle emissioni che il Vaticano porrà agli sportelli il 22 febbraio. Sono sei. Riguardano il Pontificato di papa Francesco 2021 (si tratta di quattro francobolli, nominali da 1,10, 1,15, 2,40, 3,00 euro), la Pasqua (1,15), Radio vaticana e “L'osservatore romano” (foglietto contenente due esemplari, da 1,15 e 2,40), la Congregazione dei canonici regolari dell’Immacolata Concezione (1,10), la busta (3,00) e, sorpresa, l’“Anno di san Giuseppe” (un altro blocco, questo da 3,00).
Come l’anno scorso, il tributo dedicato al Pontificato si presenta fotografico, belle immagini che però non lasciano nulla alla mano di chi impagina. Fanno riferimento -viene spiegato- al capitolo VIII dell’enciclica “Fratelli tutti”, dove il papa chiarisce l’apporto che le diverse fedi possono dare alla costruzione di un mondo migliore, perché “il dialogo tra persone di religioni differenti non si fa solamente per diplomazia, cortesia o tolleranza”; l’obiettivo è “stabilire amicizia, pace, armonia e condividere valori ed esperienze morali e spirituali in uno spirito di verità e amore”.
Nell’ordine, i valori riprendono il vicario di Cristo con i rappresentanti delle religioni ebraica (vi compare insieme al rabbino capo di Roma, Riccardo Shemuel Di Segni, il 17 gennaio 2016 nel corso della tappa alla sinagoga cittadina), mussulmana (il grande imam di al-Azhar, Aḥmad al-Ṭayyib, il 4 febbraio 2019 in occasione del viaggio apostolico negli Emirati Arabi Uniti), buddista (il patriarca supremo Somdet Phra Ariyavong-sagatanana IX, il 21 novembre 2019 durante la permanenza in Thailandia) e induista (il leader Kurukkal SivaSri Mahadeva, il 13 gennaio 2015 all'epoca dell’esperienza in Sri Lanka). Sessantamila le serie complete, allestite in fogli da dieci. L’annullo, che riproduce la croce dell’amicizia, sarà disponibile all’ufficio postale presso l’arco delle Campane il 22 e 23 febbraio, fino al 27 marzo presso il settore obliterazioni.