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editor Fabio Bonacina

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Cecilia Donaggio guida il gruppo di senatori che ha ripreso la proposta già di Giorgio Benvenuto. La novità: previsto l’Archivio mail art. Alla Camera l’iniziativa di Giuseppe Berretta

Cinque senatori del Pd hanno ripreso l’idea di Giorgio Benvenuto, bloccata l’anno scorso per l’interruzione della legislatura, allo scopo di creare il Museo nazionale della comunicazione postale e telegrafica. Sono la prima firmataria Cecilia (Franca) Donaggio, sostenuta dai colleghi Silvana Amati, Marco Filippi, Raffaele Ranucci e Luigi Vimercati.

L’obiettivo -precisano i promotori- è dare una organica collocazione, che ne permetta l’idonea custodia, all’“ingente patrimonio archivistico e di strumenti legati all’evoluzione del servizio postale italiano”. Oggi questo materiale si trova “in luoghi disparati e non fruibili”, fra cui la sede del Museo storico delle poste e delle telecomunicazioni, i cui locali e magazzini risultano “inidonei, di difficile conduzione e a rischio di danni irreparabili”.

Senza considerare i “luoghi di accumulazione consapevole ed inconsapevole di beni che ben concorrerebbero a completare la descrizione e la documentazione di tanti percorsi di conoscenza e di studio, quali magazzini e archivi spesso negletti appartenenti ad articolazioni dello Stato e di Poste italiane spa, materiali che potrebbero viceversa essere resi organici al patrimonio”.

Pochissime le differenze con la versione precedente del disegno di legge, che prende atto del nuovo interlocutore, il ministero allo Sviluppo economico in luogo di quello alle Comunicazioni. Anche le cifre volte a far decollare il piano sono rimaste identiche: 6 milioni per il 2009, importo necessario a realizzare il Museo, ed 1,5 milioni l’anno “quale contributo alle spese di funzionamento”.

La modifica sostanziale, tuttavia, è un’altra: verrebbe costituito l’Archivio nazionale di documentazione dell’arte postale, la cui finalità è catalogare e conservare le opere originali che ogni anno perverranno “nell’ambito delle iniziative promosse sui temi della comunicazione, della libertà e dei diritti umani”.

Il provvedimento è stato assegnato all’ottava commissione permanente (lavori pubblici, comunicazioni) in sede referente. Attesi i pareri degli analoghi gruppi di lavoro che seguono gli affari costituzionali, il bilancio, la pubblica istruzione e la bicamerale per le questioni regionali.

Novità anche dalla Camera dei deputati, dove un percorso parallelo è stato avviato da Giuseppe Berretta, sempre del Pd. Il progetto di legge, più fedele alla versione Benvenuto (infatti, non prevede il richiamo alla mail art) è passato in sede referente alla commissione cultura. Dovranno esprimersi, con un parere, pure le affari costituzionali, giustizia, bilancio, trasporti.

Nuova vita per il Museo storico pt, nella foto, e magari per le altre realtà del settore?
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