Mentre il mondo finanziario di Belgio, Francia e Lussemburgo (ma non solo) guarda con apprensione alla crisi di Dexia, tanto da motivare un intervento diretto dei rispettivi Stati, la controllata italiana, Dexia Crediop, riesce ancora ad operare come riferimento.
Per oggi, ad esempio, ha organizzato a Roma presso palazzo Altieri, quindi in piazza del Gesù 49, il dodicesimo “Incontro finanziario dell’Autonomia locale”, dedicato al tema “Le utilities di fronte alla sfida dell’efficienza energetica: acqua, ambiente, energia e trasporto”.
A sottolineare l’appuntamento, dalle 8 alle 13.30 collaborerà Poste italiane, in campo nella stessa sede con un annullo speciale.
Dexia Crediop -viene spiegato- nacque nel 1919 come Consorzio di credito per le opere pubbliche, con appunto l’obiettivo di indirizzare il risparmio nazionale al finanziamento delle opere pubbliche e delle infrastrutture per lo sviluppo del Paese. Ora il 70% del pacchetto appartiene alla Dexia franco-belga, mentre la parte restante spetta in quote paritarie a Banca popolare di Milano, Banco popolare, Emro popolare (Banca popolare dell’Emilia Romagna).