Uscirà in novembre la congiunta tra Svizzera e Vaticano dedicata alla Guardia svizzera. Corpo ora confinato a compiti soprattutto cerimoniali ed in questi giorni sotto i riflettori della stampa, nel tentativo di pareggiarsi all’altro organismo di sicurezza, la Gendarmeria vaticana.
La Guardia svizzera compirà mezzo millennio l’anno prossimo, da qui la decisione della congiunta. In base alle anticipazioni si tratterebbe di un foglietto privo, per rispetto alla tradizionale laicità del Paese transalpino, di elementi religiosi. Ad eccezione del riferimento a papa Giulio II, che il 22 gennaio 1506 fondò il corpo e che viene citato sui bordi.
Intanto, occorre aggiornare pure il calendario delle altre emissioni oltre Tevere. Salvo sorprese, il prossimo appuntamento con le nuove cartevalori slitta al 13 ottobre, quando dovrebbero essere disponibili l’ultima tranche destinata a ricordare i viaggi di Giovanni Paolo II (tre esemplari) ed il valore per il Sinodo dei vescovi. In più, le tre cartoline dedicate a Benedetto XVI.