Occorre “affrontare questo nuovo ambito della falsificazione nel campo della filatelia, settore decisamente in espansione”. È quanto afferma il Comando carabinieri tutela patrimonio culturale nella relazione del lavoro compiuto durante il 2010. Anche per questo ha affinato il contrasto nel ramo degli stessi beni culturali, “continuando a rivolgere l’attenzione, non tanto alle singole evenienze del mercato, ma alle filiere organizzate che dalla produzione arrivano sino alla commercializzazione”.
Nell’anno appena concluso ha sequestrato “ben 172 chilogrammi di francobolli e materiale filatelico contraffatti”. Erano “pronti per la vendita al minuto attraverso un sito internet” per un valore, “qualora immessi sul mercato come autentici, di venti milioni di euro”.
Per la specifica sfera del collezionismo postale non è stato registrato, invece, alcun recupero di oggetti illecitamente sottratti.
Più in generale -precisa il comandante, Pasquale Muggeo, che il 30 ottobre ha firmato per conto della specialità l’Albo d’oro della Federazione fra le società filateliche italiane- il 2010 ha permesso di riscontrare “un trend sostanzialmente analogo a quello dei decorsi anni”. Annotando una diminuzione dei furti (-7,36% circa), un forte decremento degli scavi clandestini accertati (-20,6% circa), una persistenza del fenomeno della falsificazione, così come risulta dall’elevato numero dei beni culturali falsi sequestrati (+275%), una sostanziale parità nell’attività di contrasto, in termini sia di persone deferite all’Autorità giudiziaria, sia di varietà delle tipologie di reati perseguiti.