Valle d’Aosta. Una cassetta per le lettere un po’ speciale quella che si trova in località Croux de la Bouque, a 1.720 metri di altitudine. È ubicata sotto la grande croce e non è chiusa a chiave; una calamita tiene fermo lo sportello. Dentro, i volenterosi che riescono a raggiungere la meta trovano quaderni attraverso i quali “spedire” delle missive particolari.
“Chi arriva, sa che qui è venuto san Giovanni Paolo II (vi è pure una targa, ndr); forse vuole scrivere qualcosa: una preghiera, il ringraziamento per un dono ricevuto…”, spiega a “Vaccari news” il sindaco di Introd, Vittorio Stefano Anglesio. “A fine stagione saliamo e li portiamo via; una volta completati, finiscono al Museo, il posto giusto per tenere queste testimonianze”.
L’amministratore si riferisce al Museo “Giovanni Paolo II”, situato a Les Combes, dove il pontefice soggiornava durante le vacanze (per un certo periodo, la meta fu scelta pure da Benedetto XVI). Vi sono diversi reperti che documentano la presenza degli ospiti, fra cui una sezione filatelica che, vista l’esiguità degli spazi, periodicamente viene fatta ruotare per esibire più materiale. Propone in particolare le cartevalori emesse dai vari Paesi in occasione delle visite del papa.