C’è anche l’amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi, tra i venticinque imprenditori scelti dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per essere insigniti con il titolo di cavaliere del lavoro.
Il riconoscimento -precisano dal Quirinale- è destinato ai cittadini italiani, anche residenti all’estero, “che si siano resi singolarmente benemeriti”, segnalandosi “nell’agricoltura, nell’industria, nel commercio, nell’artigianato, nell’attività creditizia e assicurativa”. Il ministro dell’Industria, del commercio e dell’artigianato (ora allo Sviluppo economico), eventualmente di concerto con il collega delle Risorse agricole (ora alle Politiche agricole alimentari e forestali), individua, ogni anno, quaranta candidati da proporre al capo dello Stato. Fra questi ne vengono selezionati venticinque, ai quali è conferito il titolo.
Massimo Sarmi, inserito nella categoria di attività riguardante le telecomunicazioni, è nato a Malcesine (Verona) il 4 ottobre 1948. Laureato in ingegneria elettronica, è specializzato nel campo dell’elettronica e della telefonia. Nel suo passato professionale figurano l’Aeronautica militare e poi Sip, Tim, Telecom Italia e Siemens Italia. Il 21 maggio 2002 è stato nominato amministratore delegato di Poste italiane, incarico confermato il 25 maggio 2005 e il 29 maggio 2008.