Da quarant’anni il Museo storico della comunicazione è nella sede attuale, all’Eur in viale Europa snc. Lo ricorda il francobollo odierno, un “B” che dà la possibilità -pagando 1,20 euro- di spedire una cartolina o una lettera ordinaria di primo porto all’interno del Paese. Inserito nella serie “Le eccellenze del sapere”, è disponibile in duecentomila esemplari gommati allestiti in fogli da venticinque; inconsueto il formato: 60x40 millimetri.
Al bozzetto ha lavorato Claudia Giusto. Propone alcuni reperti conservati nella struttura: un televisore in bianco e nero impiegato dal 1957 al 1960; l’antenna radiogoniometrica installata sul panfilo “Elettra” con cui Guglielmo Marconi eseguì i primi esperimenti di radionavigazione; il francobollo dedicato alla vittoria dell’Italia al Campionato del mondo di calcio del 1982 firmato da Renato Guttuso; l’apparecchio telefonico realizzato nel 1883 da Giovanni Battista Marzi e utilizzato dalla regina Margherita di Savoia; un ricevitore telegrafico Morse risalente agli anni 1840/1860. Stupisce che non vi siano espliciti riferimenti al settore postale, quello più rilevante. L’annullo fdc si trova all’ufficio postale Roma Eur, in viale Beethoven 36. Già in passato il percorso era stato citato con due dentelli da 800 lire o 0,41 euro, al debutto il 9 maggio 2000.
“Custodisce e valorizza il più prestigioso patrimonio nazionale di storia della filatelia, della posta e della telegrafia, il cui primo nucleo fu istituito da Ernesto d’Amico, allora direttore generale dei telegrafi d’Italia, nel 1878 a Firenze”, precisa nel bollettino, dal ministero dello Sviluppo economico, il direttore generale presso la direzione generale per le risorse, l’organizzazione, i sistemi informativi e il bilancio, Gianfrancesco Romeo. “Da allora la collezione si è arricchita di opere dell’ingegno umano frutto delle capacità di scienziati, di pittori e di scultori, che ne fanno un punto di riferimento per studiosi e collezionisti di tutto il mondo”.
Ora conserva oltre un milione tra cartevalori e bozzetti, circa novantamila annulli, timbri e suggelli, quasi 4.700 documenti storici e fotografie. Si aggiunge un consistente archivio costituito da lettere, avvisi, documenti contabili, giornali d’epoca, carte geografiche, fotografie, libri antichi e moderni, poi oggetti sull’arte della scrittura. Una sezione è dedicata proprio a Guglielmo Marconi e alle sue ricerche (continua).