Dopo “L’imbarco di Garibaldi a Quarto” di Vincenzo Azzola, citato nel foglietto per la spedizione dei Mille uscito il 5 maggio, un altro quadro custodito a Torino presso il Museo nazionale del Risorgimento italiano (chiuso da tre anni per la ristrutturazione) viene trasformato in francobollo.
È il dipinto realizzato nel 1862 da Michele Gordigiani, che lo intitolò semplicemente “Ritratto di Cavour”. In effetti, l’opera, e quindi la carta valore tirata in quattro milioni di pezzi, propongono soltanto lo statista in uno studio. Unica aggiunta in sede grafica, se si escludono il valore (60 centesimi) e le altre indicazioni di servizio, sono le due bande verticali verde e rossa che, associate al bianco del fondo, richiamano la bandiera.
“Tale speciale carta valore postale -ha detto in qualità di ministro ad interim per lo Sviluppo economico Silvio Berlusconi- vuole essere un doveroso tributo ad una delle figure di maggior spicco del Risorgimento italiano, in un anno, quello in corso, che vede l’avvio delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità nazionale”.
Il dentello, annunciato a sorpresa il 26 maggio, uscirà il 6 giugno, a 149 anni esatti dalla morte di Camillo Benso. L’esemplare, in realtà, celebra il bicentenario della nascita, avvenuta il 10 agosto 1810.
L’artificio permette di far coincidere l’emissione con altre iniziative: non a caso, sabato 5 e domenica 6 il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, visiterà Torino e Santena, la cittadina della provincia dove l’uomo politico ottocentesco è sepolto. Qui, per l’occasione, verranno inaugurate due mostre, “Onorificenze cavouriane nel castello di Santena” ed “Oltre il mito. Cavour nell’arte contemporanea”.
Gli annulli fdc saranno impiegati al filatelico di Torino Centro e all’ufficio postale presente nella piccola località. Il bollettino illustrativo è firmato dal presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte valori postali (l’ex “Giunta d’arte”, così ribattezzata in marzo), Angelo di Stasi.