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editor Fabio Bonacina

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È il prodotto più noto della Galup, azienda fondata un secolo fa a Pinerolo (Torino); figura nel secondo francobollo emesso oggi dall’Italia

Il francobollo con il panettone
Il francobollo con il panettone

Curiosa la seconda emissione italiana odierna, viste le temperature non certo invernali: prende spunto da un manifesto risalente ai primi del Novecento che pubblicizzava il panettone basso con la glassa alla nocciola, creato dall’azienda dolciaria Galup di Pinerolo (Torino). D’altro canto, è il simbolo della commemorata a un secolo dalla fondazione. Se si vuole -commenta la lettrice di “Vaccari news” Giulia Nicoli- si poteva aggiungere un richiamo all’attore Erminio Macario, che contribuì a promuovere il prodotto e di cui il 27 maggio è scoccato il centoventesimo anniversario dalla nascita.

Appartenente alla serie “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, è ancora un “B” da 1,10 euro che permette, indipendentemente dal tariffario in vigore, di spedire una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi in regime interno. È autoadesivo, stampato in trecentomila esemplari allestiti in confezioni da quarantacinque unità. L’annullo fdc è all’ufficio postale Pinerolo di via Cravero 15; un secondo manuale è stato richiesto dalla società e impiegato stamattina nel proprio negozio di via Doria 7 a Torino dalle ore 11 alle 15.

La storia è iniziata in un piccolo forno “da un’idea semplice e geniale, che ha saputo nutrire e ispirare nel tempo la crescita di una realtà imprenditoriale solida, ancora oggi orgogliosamente legata al territorio piemontese d’origine”, annota nel bollettino il presidente Giuseppe Bernocco. Ecco Pietro Ferrua che, in pochi anni, fa ottenere alla sua pasticceria il brevetto di fornitrice della Real casa. Il tempo non ha cambiato la ricetta. “Continuiamo a utilizzare solo nocciola italiana «tonda gentile trilobata», ricca di vitamina E, forse la più pregiata al mondo, uova freschissime, farina di grano selezionato, latte fresco italiano, burro e frutta candita. Il lievito madre è lo stesso dal 1922 e ogni giorno viene ravvivato con acqua e farina perché conservi intatte le qualità organolettiche”. Nel tempo, la ditta è cresciuta, ha acquisito una dimensione commerciale nazionale e internazionale (fine).

I due annulli odierni impiegati a Pinerolo e Torino
I due annulli odierni impiegati a Pinerolo e Torino



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