Il presepe di Greccio (Rieti), di cui ricorre l’ottocentesimo anniversario. È la scelta del Vaticano per caratterizzare la proposta di Natale in arrivo il 23 novembre.
Quella che è considerata la prima rappresentazione in argomento al mondo affonda le radici nel 1223, quando san Francesco, recatosi nel paese laziale, decide insieme al signore locale e amico Giovanni Velita, e con l’aiuto della popolazione, di rappresentare la Natività. Cinque anni dopo nella grotta impiegata è stata costruita la piccola cappella del Presepio, nucleo originario dell’attuale santuario dove ogni anno, dal 1973, l’evento viene rievocato.
L’emissione è costituita da due francobolli, nominali da 1,25 e 1,30 euro; mostrano altrettante opere del pittore Piero Casentini intitolate “San Francesco celebra a Greccio la festa del presepe”, realizzata nel 2004, e “L’adorazione dei magi”, del 2006. Le cartevalori risultano tirate rispettivamente in cinquanta e cinquantunomila esemplari; i fogli sono da dieci uguali.
Si aggiunge il libretto, prodotto in quindicimilacinquecento pezzi, che contiene due serie. La relativa copertina offre un particolare del dipinto “Miracolo di Greccio”, eseguito nel 1902 dal frate Michelangelo Cianti e conservato nel Convento francescano di san Bonaventura a Frascati (Roma).