Era la sera del 13 marzo 2013 quando la folla radunata in piazza San Pietro accoglieva l’annuncio: l’argentino Jorge Mario Bergoglio era stato eletto quale nuovo successore di san Pietro e vescovo di Roma. È lo spunto per la serie annuale dedicata al pontefice, in arrivo il 27 febbraio sotto forma di quattro francobolli.
L’1,20 euro riproduce un momento della messa celebrata il 19 marzo 2013 con cui è stata aperta la nuova fase. L’immagine scelta per l’1,25, nella quale il papa bacia l’evangelario, vuole celebrare la “Giornata della parola”, istituita con la lettera apostolica “Misericordia et misera” del 20 novembre 2016 e fissata alla terza domenica di gennaio attraverso il “motu proprio” “Aperuit illis” del 30 settembre 2019. Il terzo, da 2,40, lo mostra mentre sta riconciliando un penitente, richiamando così l’istituzione delle “24 Ore per il Signore”, iniziativa che trae origine dal Giubileo della misericordia. Si chiude con il 3,10, dov’è ritratto durante la sua prima visita pastorale, a Lampedusa (Agrigento), l’8 luglio 2013.
Le tirature sono differenti, a testimoniare la diversa richiesta da parte del pubblico: i due dentelli più bassi (equivalgono al porto base per l’Italia o per Europa e Mediterraneo) contano ognuno 69.500 pezzi, il successivo (Africa, America, Asia) 124.500, l’ultimo (Oceania) 59.500; i fogli sono sempre da dieci.