Il risparmio, l’economia familiare, la crescita sociale, la scrittura, le forme di comunicazione più tradizionali e quelle innovative. Sono alcuni dei temi che Poste italiane intende trasmettere alle nuove generazioni. Il progetto, intitolato “Caro nipote ti racconto”, ha preso avvio ieri a Rovigo (nei primi sei mesi del 2012 la raccolta del risparmio postale in Polesine è cresciuta del 138% rispetto all’analogo periodo del 2011), ma dovrebbe essere replicato in altre località.
Punto di riferimento è stato il Rovigo Popolo, cioè l’ufficio postale più importante del capoluogo. Protagonisti, gli alunni della scuola secondaria di primo grado “Bonifacio”.
Realizzato in collaborazione con Cassa depositi e prestiti, intende utilizzare l’esperienza e la memoria per accompagnare i ragazzi in un viaggio tra passato e futuro alla scoperta del secolo e mezzo trascorso dalla riforma postale, arrivando all’attuale società per azioni diretta da Massimo Sarmi.
Ad ogni appuntamento è un “nonno”, cioè una persona che ha legato la propria vita a Poste, a narrare agli studenti le tappe più importanti della storia aziendale. Questa volta, il ruolo testimoniale è stato affidato a Chiara Depiccoli, attiva professionalmente in città tra gli anni Settanta ed Ottanta come impiegata, direttrice di ufficio, funzionaria della vecchia direzione provinciale. Al fianco, la nuova responsabile della filiale, Genni Forlani, alla sua prima uscita pubblica (45 anni, sposata, un figlio, ha lasciato l’analogo incarico ad Ascoli Piceno).
A conclusione dell’iniziativa, ogni alunno ha svolto un test con cinque domande che riprende i temi affrontati. Il più meritevole, rivelatasi Sara Manesco, ha ricevuto un buono da 10,00 euro trasformabile in un libretto di risparmio.
L’iniziativa -viene spiegato- vuole mettere a contatto vecchie e nuove generazioni. I dipendenti hanno contribuito “alla buona riuscita della straordinaria avventura delle Poste e dei telegrafi ed alla costruzione dell’Unità nazionale”: postini e postine, impiegate e impiegati, fattorini, commessi, direttori erano attivi per far sì che lettere e pacchi potessero essere spediti nel modo più veloce e sicuro e che gli italiani potessero risparmiare ed investire in tutta tranquillità. Oggi Poste è una moderna realtà che fa i conti con nuovi mercati, nuove tecnologie della comunicazione e nuove esigenze. “La vocazione a contribuire allo sviluppo del Paese però prosegue e la narrazione del passato permette di meglio comprendere il presente”.