Probabilmente Crescenzio Gallo, una grande passione per la marcofilia, si sarebbe fatto due risate alla notizia. O, forse, da buon commerciale, ne avrebbe apprezzato l’idea: Poste italiane, che quest’anno ha superato nella sua numerazione ufficiale i 1.930 comunicati riguardanti gli annulli, ora scopre il settore. Nel sito aziendale la possibilità di richiederli viene presentata addirittura come una “novità”.
Il servizio -ma i filatelisti lo sanno bene- “è rivolto a chi intenda pubblicizzare e storicizzare il proprio evento con la realizzazione del bollo speciale (enti pubblici o privati, associazioni, società, partiti politici, organizzazioni sindacali, comitati promotori o organizzatori di manifestazioni)”.
Questo almeno a parole, visto che la normativa per ottenerli è diventata rigida, e non sono mancate le lamentele. Come quella dell’Unione filatelica numismatica Emilia-Romagna, che da fine agosto attende, sull’argomento, una risposta dall’ex divisione filatelia.
Un altro aspetto problematico è dato dalla differenza tra quanto il cliente chiede (e paga) e quanto si vede consegnare, senza possibilità di porvi rimedio.
Intanto, martedì 14 la marcofilia ha perso uno dei suoi specialisti. Il milanese Crescenzio Gallo era da tempo irrimediabilmente ammalato. Nato il 7 agosto 1939, dopo un lungo periodo alla vicepresidenza, dal febbraio 1989 al febbraio 2001 è stato alla guida dell’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani. Tra le sue attività, la compilazione, con altri soci, dei cataloghi del settore.