Obiettivamente non è semplice rappresentare il quarto di secolo raggiunto dal Garante per la protezione dei dati personali. Ed è da quest’ultimo che giunge il bozzetto impiegato per il francobollo odierno: propone il logo definito per il giro di boa, cui si somma la stilizzazione grafica dell’“Uomo vitruviano” di Leonardo da Vinci che idealmente si trasforma in dati digitali. Autoadesivo, è un “B” (1,20 euro), utile per spedire una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi all’interno dell’Italia. Conta su trecentomila esemplari allestiti in fogli da quarantacinque. L’annullo fdc è allo spazio filatelia di Roma, quello in piazza San Silvestro 20. “È un’opportunità unica e straordinaria per fare un bilancio sul ruolo del Garante e sull’attività profusa in questi anni, sull’evoluzione della normativa in tema di privacy e protezione dei dati, sugli impegni attuali e sulle sfide poste dallo sviluppo tecnologico e digitale del Paese”, annota nel bollettino il presidente della struttura, Pasquale Stanzione. La celebrazione “vuole essere anche un’occasione per testimoniare il valore di un diritto fondamentale sempre più cruciale nel mondo in cui viviamo”. Punto di riferimento è la legge 675 del 31 dicembre 1996, cui seguì l’insediamento del primo collegio l’8 maggio 1997. L’adozione del Regolamento europeo 679 del 27 aprile 2016 “ha notevolmente rafforzato e valorizzato il ruolo non solo di controllo e vigilanza del Garante, ma soprattutto di istituzione a difesa dei diritti dei cittadini e dei consumatori, sia come individui che come collettività”. “Grazie al suo impegno costante, l’Autorità è diventata un presidio di garanzia democratica essenziale, baricentro del rapporto tra privato e pubblico, tra individuale e collettivo, tra personale e politico, tra supremazia della tecnologia e Stato di diritto”.
Riecco l’“Uomo vitruviano”
14 Set 2022 18:08 - ITALIAN ISSUES
Il disegno di Leonardo da Vinci utile anche per i venticinque anni raggiunti dal Garante per la protezione dei dati personali