“Vaccari news” ha voluto visitare, per raccontare ai propri lettori, l’esito dell’intervento che ha trasformato l’ex ufficio postale di Sabaudia (Latina) in Centro di documentazione “Angiolo Mazzoni” (news precedente).
Il recupero -si legge a conferma in un pannello situato all’ingresso- “ha rispettato il cromatismo delle superfici interne ed esterne senza mai alterarne gli equilibri originali”. L’edificio, infatti, si caratterizza proprio per la composizione dei colori: al blu delle tessere si aggiungono il rosso del marmo di Siena delle finestre (completate dalle grate antimalariche) ed il giallo paglierino chiaro del cornicione.
L’esterno -rispetto ad un precedente sopralluogo- appare restaurato, con la sistemazione delle piccole piastrelle di rivestimento cadute ed il ripristino delle intelaiature volte a contrastare le zanzare.
Le sorprese, però, sono all’interno, dove la vecchia sportelleria adesso separa la parte pubblica da quella adibita ad ufficio. La prima area, munita di tavolo, sedie ed attrezzature specifiche, si presta ad incontri e proiezioni; è comunicante con la seconda anche grazie alle aperture attraverso le quali un tempo si consegnavano raccomandate e pacchi. L’enorme cassaforte della Parma Antonio & figli - Saronno funge da sala comandi, mentre altri locali risultano al supporto della biblioteca.
Numerosi i dettagli d’epoca rispettati ed anzi valorizzati. Come le buche per l’impostazione (tre esterne per espressi, lettere e stampe, una interna), i piani per scrivere posizionati sotto le finestre, i copricaloriferi, l’orologio sul muro.