Oltre settecento francobolli in quattro ore, buona parte dei quali acquistata dai dipendenti del gruppo tessile, così da tenersi un ricordo. Per un ufficio postale come quello di Valdagno (Vicenza), non è una cifra di poco conto.
Naturalmente, c’è la spiegazione: questa mattina la sede ha tenuto a battesimo il 60 centesimi che l’Italia ha dedicato alla Marzotto.
La sottolineatura annuncia che l’azienda ha raggiunto i 175 anni di attività. Precedendo il primo francobollo emesso nel mondo, cioè il “Penny black” che risale al 1840, ha precisato la responsabile della comunicazione di Poste Patricia Da Rin.
È il terzo omaggio dentellato, se si contano il 20 lire dell’11 settembre 1950 ed il 700 del 27 febbraio 1987. Mentre -a sottolinearlo è stato il presidente della stessa Marzotto, Antonio Favrin- nel primo esemplare era stato messo l’accento sugli uomini, ossia Gaetano Marzotto ed Alessandro Rossi, e nel 1987 era stato enfatizzato il marchio, l’attuale tributo punta all’attività produttiva, riprendendo una locandina pubblicitaria d’antan.
A rappresentare la famiglia e i consiglieri di amministrazione (ma non solo, visto che in qualità di presidente dell’Enit è membro della Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia), alla cerimonia ha partecipato Matteo Marzotto. Il quale ha notato la passione di molti postali, ed in particolare di chi si occupa del settore filatelico, per il proprio lavoro.
Il sindaco, Alberto Francesco Maria Neri, ha ricordato l’importanza delle fabbriche per la comunità di Valdagno, richiamando in particolare i fondatori e i discendenti che hanno diretto la ditta.
A fare le veci della società di recapito, anche il consigliere Antonio Mondardo, il quale ha rammentato come il francobollo costituisca un veicolo di comunicazione importante, capace di viaggiare in tutto il mondo.